Paolo Calissano, la tragedia di uomo che aveva tutto | Quella morte prima della morte

Paolo Calissano aveva tutto, era all’apice del successo quando la sua vita è stata completamente stravolta. Prima di morire l’attore ha vissuto il periodo più nero della sua vita.

Dopo aver passato un periodo nero, e aver affrontato la droga e la depressione, purtroppo l’attore non ce l’ha fatta.

Paolo Calissano chi era
Paolo Calissano, la tragedia di uomo che aveva tutto (Foto Instagram)

Figlio di una donna nobile, Mercedes Galeotti de’ Teasti, e di un ex ufficiale dell’aereonautica, Paolo Calissano ha sconvolto tutti, non solo il mondo dello spettacolo, quando è venuto a mancare. L’artista, vissuto nel benessere, e con una laurea in Economia e commercio, scelse la strada del mondo dello spettacolo. Iniziò come modello e poi attore di fotoromanzi per poi sfondare e arrivare all’apice del successo soprattutto con le serie tv.

Paolo Calissano: la tragedia prima della morte

Ha trascorso la sua vita su diversi set cinematografici che gli hanno portato fama e contatti, ma il vero successo l’ha raggiunto sul piccolo schermo con La dottoressa Giò, insieme a Barbara D’Urso, e poi con la soap Vivere. Da quel momento il poi il suo volto è stato accostato sempre alla fiction Mediaset. All’apice della fama Paolo Calissano partecipò poi all’Isola dei Famosi nel 2005. Da lì il baratro e la strada della droga. In un’interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta “Disintossicazioni truffa”, che vedeva al centro lo scandalo di una clinica di Bologna, dichiarò: “Era appena morto mio figlio, mio padre era in stato terminale, ero in un situazione fisica e psicofisica veramente, come dire molto debole”.

La morte prima della morte

Dopo questo fatto eclatante arrivò il coinvolgimento in una triste vicenda giudiziaria. Calissano fu arrestato per spaccio di droga e per il coinvolgimento nella morte di una modella ballerina brasiliana. La donna, 31 anni e mamma di due figli, morì per un arresto cardiaco dopo l’assunzione di una dose di cocaina a casa dell’attore. Anni dopo al settimanale Chi, in una fase di ripresa, Paolo spiegò come erano andate le cose. Scontò una pena di 4 anni passati in una comunità di tossicodipendenti, vicino Torino. “È stata molto dura, ma ce l’ho fatta. Sono pulito. Ho risolto i miei problemi, ho vinto la mia battaglia. Penso spesso alla morte della ragazza brasiliana, ci sto male ma non ho rimorsi, non mi sento colpevole”. Tornò a recitare e nel 2008 arrivò la ricaduta. Ricoverato in una clinica psichiatrica di Genova. Provò a tornare a recitare, a essere ospite in tv, ma la depressione e la cocaina furono più forti di lui. Il 29 dicembre 2021 fu stroncato a Roma da un mix di antidepressivi.

A quei tempi era seguito da un tutore, amministratore dei suo soldi. E proprio ad oggi la notizia fa riemergere il dramma. Secondo la procura di Genova l’uomo non avrebbe fatto i suoi interessi. Avrebbe fatto sparire negli anni, dai conti di Calissano, almeno un milione. Tra le operazioni al vaglio degli inquirenti, che hanno portato alla scoperta, una decina di bonifici fatti da Calissano a Minna. Soldi che ovviamente non erano stati stabiliti.

La morte di Paolo Calissano

Sulla morte del giovane attore ha chiarito un dubbio il fratello in una recente intervista al Corriere. “Il pm che ha indagato per undici mesi sulla sua morte aveva disposto un esame tossicologico molto approfondito. La conclusione è stata che mio fratello non è morto a causa di stupefacenti, ma per un’intossicazione da farmaci antidepressivi. Quella sera Paolo accettò il rischio di morire, molto probabilmente. Se è morto suicida? Mai avrei pensato di dirlo, ma credo sia andata così. È molto doloroso per me ammetterlo”. In pratica sarebbe stata la depressione a uccidere Paolo e non la tossicodipendenza.

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