Il bonus trasporti è attivo per tutti i cittadini italiani, 60 euro mensili da spendere su treni e autobus. Scopriamo come richiederlo e a che spetta.
Un beneficio economico a sostegno di quanti per necessità hanno bisogno di utilizzare ogni giorno i mezzi pubblici su base regionale ma anche nazionale. L’incentivo infatti permette di usare anche i treni e quindi è perfetto per i pendolari che per lavoro o studio ogni giorno si devono spostare abitualmente.
Il bonus è stato lanciato lo scorso anno ma ha subito delle variazioni e integrazioni, quindi anche coloro che lo hanno richiesto per il 2022 potrebbero non riceverlo nel 2023.
Bonus trasporti: chi può ottenerlo e quando
Il bonus trasporti prevede l’erogazione di un sostegno per i cittadini che necessitano di un aiuto economico per il pagamento di abbonamenti, mensili o annuali, per i viaggi in treno, bus, tram, metro e in generale sui mezzi pubblici.
Si stima che ogni giorno quasi 27 milioni di italiani si servano dei mezzi pubblici per lavoro o istruzione e che quindi quasi la metà della popolazione si sposti in questo modo. Nello specifico sono ben 1.2 milioni coloro che usano il treno, 1.9 milioni coloro che usano tram e bus, 807 mila persone la metro e 1.5 milioni le corriere. In particolare Lombardia e Lazio dominano l’Italia per numero di spostamenti effettuati con i mezzi.
Le domande possono essere presentate entro il 31 dicembre 2023, tuttavia sono state stanziate determinate risorse, 100 milioni di euro, quindi il bonus sarà disponibile fino a quando ci saranno fondi a sufficienza. Il bonus trasporti viene erogato mese per mese quindi anche per l’acquisto di abbonamenti annuali i 60 euro sono erogati poi nel mesi successivi e bisogna anticipare il costo.
Il bonus si può richiedere personalmente o per un minorenne a carico e si può fare direttamente online accedendo con lo SPID. L’obiettivo del sostegno è dare un aiuto anche contro il caro generale e sarà attuabile per i trasporti locali, regionali, interregionali e nazionali. Il Mef ha precisato che il sistema rilascerà un codice al termine della procedura che poi può essere usato direttamente in biglietteria o dai rivenditori autorizzati per l’acquisto del biglietto relativo.
Variazioni ISEE
Pur essendo l’importo piccolo è comunque un aiuto importante, soprattutto per i nuclei con un reddito basso. Attenzione, quello che cambia rispetto allo scorso anno è la soglia ISEE questa passa da 35 mila euro massimi a 20 mila euro. Quindi quasi la metà, questo vuol dire che una fetta di cittadini sarà tagliata fuori dal beneficio.
I redditi si riferiscono sempre all’anno precedente quindi è importante avere un ISEE aggiornato e comunque integrato con tutti i redditi dichiarati. In caso di cambiamento della propria situazione finanziaria è utile creare un ISEE corrente che attesti appunto la situazione attuale.