22-10-2015
"La legge Severino è sbagliata", afferma il magistrato. Ma Renzi non la cambia
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris è stato assolto oggi per quanto ha riguardato il procedimento giudiziario che lo ha visto imputato per la vicenda del 2006 relativa all’inchiesta Why Not da lui condotta a Catanzaro. De Magistris era stato accusato di aver acquisito in modo illegittimo tabulati telefonici di numerosi personaggi politici, tra cui figurano Romano Prodi, Clemente Mastella, Francesco Rutelli. La difesa sperava in una prescrizione, che sarebbe valsa però a scagionarlo solo da alcune delle acquisizioni eventualmente improprie di tabulati, ma in ogni caso con la sentenza di oggi si è deciso che “il fatto non costituisce reato”.
Piena soddisfazione dunque per il primo cittadino di Napoli e per il consulente Gioacchino Genchi, l’altro imputato del processo. Si era temuta per De Magistris la sospensione dai pubblici uffici di 18 mesi, come previsto dalla legge Severino (che in realtà era stata scritta da Angelino Alfano ai tempi dei processi a Berlusconi, e di cui Paola Severino ha poi redatto i relativi decreti attuativi), che approfonditamente entrerà nel merito dei reati di abuso d’ufficio in un prossimo futuro, a quanto assicura Renzi: a detta del capo del Governo infatti, la legge Severino resta valida e non subirà modifiche.
Gioacchino Genchi questa mattina era presente in aula ad ascoltare la sentenza, mentre Luigi De Magistris ha preferito non presentarsi, apprendendo in tempo reale dal sul avvocato Massimo Ciardullo la notizia della sua assoluzione. Per entrambi gli imputati, una vittoria a seguito di un iter processuale di 9 anni costato “molta sofferenza”, secondo le parole del magistrato, e un punto segnato a favore della legalità: “Sono convinto di avere svolto il mio mestiere di magistrato nel pieno rispetto della costituzione e della legge con l'obiettivo di cercare una verità difficile", sonno state le parole del sindaco di Napoli. E sulla legge Severino aggiunge il suo punto di vista: “La legge Severino è una legge sbagliata: se un anno fa io, che sono stato eletto dal popolo, mi fossi dimesso, oggi, dopo questa assoluzione, non sarei potuto tornare a fare il sindaco. Pensate che vulnus democratico ci sarebbe stato. Ecco perché su questi temi servirebbe una riflessione nazionale, serena, pacata, franca e onesta”.
TAG: de magistris, genchi, legge severino, why not
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