14-11-2015
Riaperto anche il traforo del Monte Bianco dopo che, questa notte, era stato bloccato per alcune ore. Intensificati i controlli in tutta la Francia e nei paesi confinanti
Nelle ore successive ai terribili attentati di Parigi, la capitale francese è piombata nel caos e nella paura. L’intervento di François Hollande alla nazione non si è fatto attendere e, nella tarda serata di ieri, il presidente della Repubblica francese, in risposta agli attacchi subiti, ha ordinato l’immediata chiusura delle frontiere e lo stato di emergenza, chiedendo rinforzi militari per presidiare le strade della città ed evitare nuovi possibili attentati. “Dobbiamo dare prova di sangue freddo. Davanti alle difficoltà la Francia deve essere forte. Abbiamo dichiarato lo stato di emergenza in tutto il territorio, come prima misura. La seconda è la chiusura delle frontiere, per fare in modo che le persone responsabili di tutto questo possano essere catturate. Sappiamo da dove viene questo attacco“ ha dichiarato Hollande.
Lo stato di emergenza è una misura straordinaria e molto rara che viene adottata da un paese nel momento in cui si presenta una minaccia seria e imminente per la sicurezza nazionale. Nella storia della Francia, questo provvedimento è stato autorizzato solamente due volte prima dei gravissimi attentati di ieri. È successo nel 1955 durante la guerra d’indipendenza dell’Algeria e, più recentemente, nel 2005 per le rivolte nelle banlieue francesi durate tre settimane. Questa è, dunque, la terza volta che viene annunciato lo stato di emergenza, una particolare disposizione che consente di interrompere la circolazione, creare zone protette dove vengono limitati gli spostamenti, ordinare perquisizioni in qualsiasi momento della giornata e limitare alcune libertà per la popolazione.
Oltre alla proclamazione dello stato di emergenza, François Hollande, nella tarda serata di ieri, ha dichiarato anche l’imminente chiusura delle frontiere. Intorno alle ore 5:00 di questa mattina, tuttavia, è arrivata la precisazione da parte dell’Eliseo, dichiarando che in realtà le frontiere non sono bloccate ma sono stati stabiliti efficaci controlli ai confini francesi. I cittadini europei, dunque, se provengono da paesi dello spazio Schengen, potranno circolare in Francia dopo essere stati sottoposti a scrupolose verifiche. Il ministero degli Esteri ha, inoltre, annunciato che gli aeroporti del paese sono in funzione e continuano i controlli anche nelle stazioni ferroviarie e negli scali marittimi.
Dopo l’iniziale annuncio della chiusura delle frontiere francesi, sono stati bloccati per alcune ore gli ingressi al traforo del Monte Bianco, il tunnel che collega l’Italia alla Francia. Lo stop alla circolazione è iniziato intorno alle ore 00:35 di oggi, per terminare alle 02:41 quando, su ordine dell’Eliseo, il traforo è stato riaperto alla circolazione. Il Colle del Piccolo San Bernardo, un valico alpino tra Italia e Francia, risulta invece ancora chiuso perché non è presidiato e controllato dalle Forze dell’ordine.
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