È avvenuto di nuovo: un’altra giovane vita è stata stroncata a causa di un violento incidente stradale a Roma, quella di Elena, una ragazza di soli ventisei anni finita contro un guard rail mentre era alla guida della sua moto. Questa volta è accaduto nei pressi di Ostia, lungo il tratto di strada tra Ostia Antica e il Cineland. Per la venticinquenne non c’è stato nulla da fare: sembra che sia morta per i danni riportati a seguito di un primo violento impatto tra il mezzo che pilotava e il guard rail. Ancora da scoprire le cause che hanno portato allo sbandamento, ma si fa spazio l’ipotesi che lo stato del manto stradale possa aver giocato un ruolo tragicamente determinante. 

A seguito dell’incidente, avvenuto domenica mattina intorno alle 11:00, si è dato subito il via ai rilievi dei vigili urbani finalizzati alla ricostruzione esatta del fatto. Sembra che la centaura abbia perso il casco a seguito del primo schianto e che questa sia stata una circostanza di fatale importanza rispetto al tragico esito della vicenda. Il punto più controverso, come anticipato, è quello relativo alla ricostruzione della dinamica dell’incidente. Amici e parenti di Elena sostengono con fermezza che lei non era solita correre quando era in moto e che dunque la responsabilità per quanto avvenuto non sarebbe da rinvenire in questo.

Sembrerebbe, invece, secondo i primi rilievi svolti sul campo, che il tratto di strada dove è avvenuto l’incidente sia caratterizzato da una certa irregolarità del manto stradale della strada che collega Roma a Ostia, dovuto anche alla sottostante presenza delle radici degli alberi che circondano le corsie. Se fosse riconosciuta e accertata l’inadeguatezza del manto stradale ai fini della sicurezza, la tragica scomparsa di Elena sarebbe allora da attribuire alla cattiva amministrazione della strade da parte del Comune.  

di Livia Larussa